KLAUS KINSKI. Terrazza Martini 5 febbraio 1979 ore 12,30. Graziano ha fatto un quadro vampiresco e lo dona a Klaus che presenta in Milano l’anteprima del suo Nosferatu. Non c’è il regista Werner Herzog.
UP IMAGE CREDITS:
Klaus Kinski & Graziano Origa, photo by Joe Zattere, 1979, framed purple for Nòva100, 2008
CROMOTAG:
«Caos, è una bella parola che mi fa sentire intelligente»
(go)
GRAZIANO: Di chi era la sigaretta che hai schiacciato?
KLAUS: La sigaretta che ho schiacciato?
GRAZIANO: Sì, era la tua? O di Corrado? La sigaretta che hai schiacciato col piede…
KLAUS: Io ho spento la mia sigaretta. Poi ho preso la sua perché non volevo accendermi un’altra sigaretta.
GRAZIANO: Ma tu hai una bella dentiera a casa tua?
KLAUS: Noooo…
GRAZIANO: Quanto tempo ci hai messo a fare questo film?
KLAUS: Tutto compreso dieci settimane…
GRAZIANO: Sono tante?
KLAUS: No, non credo, perché Nosferatu è stato un film tecnicamente difficile da fare. In queste due settimane abbiamo girato due versioni. Due fim. Una versione inglese e una tedesca. Abbiamo girato due film non uno.
GRAZIANO: Quante ore hai girato al giorno?
KLAUS: 7 ore, 12 ore, 20 ore, 22 ore, fino alle quattro del mattino.
GRAZIANO: È’ il film che ti ha stancato di più?
KLAUS: Tutti i film stancano…
GRAZIANO: Sì?
KLAUS: Sì.
GRAZIANO: Ti ha interessato il film su un vampiro?
KLAUS: Sì, interessante.
GRAZIANO: Ho visto il tuo film "L’Importante è amare". Ero quasi solo in tutta la sala. Molto decadente con te che piangi mentre fai all’amore con due puttane. Stupendo. Chi era il regista?
KLAUS: Andrzej Zulawski. Polacco. Grande.
GRAZIANO: Federico Fellini?
KLAUS: Il più grande regista del mondo. Poi mi piace moltissimo Sergio Leone, che è un genio del cinema.
GRAZIANO: Ti piace molto fare dei film dell’orrore?
KLAUS: No, e poi Nosferatu non è un film dell’orrore.
GRAZIANO: Quale è il pittore che più senti vicino alla tua malattia?
KLAUS: Van Gogh, direi Van Gogh.