CATERINA CASELLI SUGAR. Graziano conversa con lei per Punk Artist nel gennaio 1982, e Joe scatta qualche primissimo piano. Lei veste indifferentemente il tailleur, il jean, il pantalone con la riga e la gonna a tubo. Ha un fiuto eccezionale. Sogna di andare in vacanza in Austria e comprarsi un Klimt.
«Lui dice che questa è una delle SUE metafore. O beh tesoro, che dovrei dire io delle MIE parabole?!» (go)
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Caterina Caselli, photo by Joe Zattere, 1982, framed for Nòva100, 2008
GRAZIANO ORIGA: La mia compagnia aerea preferita è la TWA, e il mio segretario si ostina a prenotarmi dei voli con l’Alitalia…
CATERINA CASELLI: Non ho preferenze sulle compagnie aeree, anche perché non viaggio molto. Mio marito e i miei figli hanno paura dell’aereo. GRAZIANO: Il tuo prossimo viaggio quale sarà? CATERINA: Andrò in Austria. Questo mondo un po’ decadente mi affascina, più vado avanti e più ne sono catturata. Voglio andare a vedermi tutti i quadri di Gustav Klimt che io adoro.
GRAZIANO: È il tuo pittore preferito? CATERINA: Sì, direi di sì. Vorrei comprarmene uno, ma non me lo posso ancora permettere. Devo lavorare di più. Posso permettermi dei pittori meno costosi, ma chi lo sa nella vita…
GRAZIANO: Dubito che l’Austria si lasci portare via un Klimt… CATERINA: Già. Loro non sono come noi. Bisognerebbe tenersi il proprio patrimonio culturale e poi fare venire gli altri a vedere le nostre cose belle, invece ce le facciamo rubare o le vendiamo.
GRAZIANO: Quando viaggio non vado mai nei musei. Mi interessano di più gli animali. La Florida è meravigliosa per gli alligators e i flamingos. CATERINA: A me interessa moltissimo la gente, conoscere la gente. Sono un animale sociale e sono curiosissima. GRAZIANO: Ma ti diverti quando senti parlare i tuoi cantanti? CATERINA: Ivan Cattaneo è uno che appena lo vedo mi mette una tale gioia di vita… Come si veste, come si muove… Fa 1000 cose e ne pensa 3500. Secondo me Cattaneo è una persona veramente del nostro tempo. È una perfetta sintesi di lavoro e di divertimento.
GRAZIANO: Ma negli affari c’è spazio per la dolcezza? CATERINA: È difficile. Penso di no. Ma io non sono un’affarista. Amo la musica. E ora anche se non canto più continuo ad occuparmi di musica. Del mio amore. E non posso fare affari sporchi sul mio amore.
GRAZIANO: Chi è il personaggio 1982?
CATERINA: Senza dubbio Giuni Russo. Poi ci sono i Krisma che stanno facendo un disco molto sconvolgente… GRAZIANO: Nazi-Watusso…
CATERINA: Sì, ci sono i ritmi tribali trasferiti a New York. GRAZIANO: Quali sono i tuoi dischi intimi?
CATERINA: Ultimamente ascolto Chopin inciso da Pollini. GRAZIANO: I cantanti italiani non mi piacciono molto. Mi sforzo di trovarli interessanti, ma appena sento Alan Vega o Sid Vicious… CATERINA: Dei cantanti stranieri mi piacciono… Beh, i Rolling Stones, sempre, una volta ne ero entusiasta, ora meno… Trovo che il cantante più internazionale sia Carmelo Bene. Ha una voce unica. Demetrio Stratos mi piaceva moltissimo.
GRAZIANO: Immagino che Woody Allen ti piaccia…
CATERINA: Prima si, ultimamente no. Appena uscito, moltissimo.
GRAZIANO: Tutti hanno criticato il suo Stardust Memories e non capisco perché.
CATERINA: Non faceva ridere, non faceva piangere, non faceva riflettere, era solo ben fatto.
GRAZIANO: Beh Caterina, se una cosa è ben fatta, tanto meglio.