Daniel Rossi, Terni, 1999 (foto by Giuliano Sberna).
DANIEL ROSSI statement: « Through continuous exploration, I develop an art that expresses richly evocative forms based on diverse, and sometimes seemingly divergent, visual languages. My work is sustained by a scrupulous graphic foundation that is sensitive to figurative language yet represents it to make abstraction of the form possible. The results are daydreaming figures, faraway worlds of fantasy, wood masks evoking the primordial, faces suspended inside poly-material arrangements and enamels where rhythm, colors and forms pulse harmonious compositions bursting with poetic allusions. My expansive and polyhedral works reveal a multiplicity of proposals unified by one underlying graphic signature: the rhythm of colors and forms ».
Daniel Rossi, walking down Central Park durante il periodo della installazione di Christo, Manhattan NY, 2005.
JANUARY (2008) E-MAILS from GRAZIANO to DANIEL. Hello Daniel. Qui in Italia ho visto che ora abiti in America. Meraviglioso e luminoso tutto il tuo sito "Project". Un augurio di un 2008 che ti somigli. See you later. Kisses.
FEBRUARY (2008) from D to G
Hey Dude, non sai che puro piacere è stato trovare la tua email anche perché era finita nel trash can by the way. Graziano I'm getting emotional. Un saluto da Brooklyn un luogo, nasty, gross, naughty, shitty, shanty, stinky but most importantly, vibrant and filled up with creative young minds. A Big Hug. Cheers.
FEBRUARY (2008) from G to D
Ciao Daniel. Anche io ti ricordo con molto calore. Beh, è il tuo carattere social-creative. Le tue foto di vita vissuta a Brooklyn sono molto poetiche, e si vede che dentro ci sono un sacco di sogni e di dolcezze. In Queens vive (da 20 anni) anche Dunia Lipowec, la ex di uno dei cantanti Righeira. Io e il Joe abbiamo già vissuto a lungo a NYC, Miami, Key West. Un bel periodo. Ci piacerebbe tornarci, ma credo che sia oramai troppo tardi: abbiam superato i 50 e i 55 e tutte le altre cinquine. Non ci possiamo credere, certe cose le abbiamo fatte alla tua eta. Baxxx.
FEBRUARY (2008) from D to G
Caro Graziano, I wanna share something with you. È vero, la vita qui è bohemien. Io sono un paio di anni che ci vivo (negli Stati Uniti quasi 4), si sta bene ma sta diventando troppo cara questa zona anche perché appunto sempre più trendy. Mi sposterò a vivere in Queens dove ho preso un apt. Sono a 10 minutes da Manhattan ho più spazio e con meno soldi faccio il doppio della spesa ma continuerò a lavorare a Brooklyn dove insegno Lighting Fixture Design in un Art Center. Ho condiviso questa storia con te poiché, seppur per via indiretta, mi hai dato un punto da dove partire. Chissa dove condurrà questo sentiero. I wont give up. Un abbraccio. Take care, dude. Thank you.
FEBRUARY (2008) from G to D
Hello Daniel, thanks to share a so nice and lovely story. Bohemien trovo comunque che sia – oggi ancor più – la strada più innovativa e sperimentale ma corretta. Noi abitavamo nel 1983 in Christopher 137 (cancelletto di ferro nero che potrai vedere quando scendi per l'Hudson verso il tramonto). Insomma cuore del Village. E costava già allora $500. Poi quando il proprietario – un polacco named (architetto) Philip Teller aumentò dopo due anni a 700 – prendiamo auto e partiamo per Miami e poi dopo tre mesi, Key West per un anno. Ora uno studio in quello stesso building costa 2100. Quindi, certo che ti sposti in Queens, quando la zona diventa fighetta. Poi ti muovi da lì, vai da un'altra parte. Cambi colore. Ricordo Alphabet City quando non rischiavano di andarci neanche gli homeless, ed ora invece piena di galleries patinate. Insomma questi salassi di rent bisogna evitarli, meglio biscotti e Progresso Soup (nostalgia!). Grande la Green Card, noi non ci siamo rusciti, Tu sì. Bravo.
FEBRUARY (2008) from D to G
Hi Graziano, I'm glad that I touched the right bottom and I brought you back nice memories. Sono anche contento di dividere con te questi pensieri, che sai cosa vogliono dire, perché anche tu a suo tempo ti sei vissuto questa realtà, che ti forgia e ti suggerisce idee ogni giorno. Io caro Graziano sono stato fortunato e lo sono tuttora. Ho incontrato persone che mi hanno aiutato incondizionatamente qui negli Stati Uniti. Forse e` come dici tu il mio carattere social-creative, o la mia naturale energia positiva, che mi hanno permesso di vivere qui, di resistere e prendere la Green Card, chi lo sa. Una volta Graziano eravamo a Milano, credo in un disco club, e parlavamo di energia e tu mi dicesti che la energia è una sola, not good neither bad, it's up to you. È vero. Vedi Graziano, per riprendermi la parte buona della mia energia, ho dovuto lasciare il paese alle spalle. Persone e eventi che hanno succhiato la mia vita, quella della mia famiglia e la mia arte per tanti anni. Io non dimentico. Ora sto bene and I get back on track meglio che mai. Non sogno più, e lo sai perché, perché non ne ho bisogno, perche quando la mattina apro gli occhi sono già nel sogno. 36 anni a luglio, una vita luminosa, creativa e misteriosa davanti, tutta da scoprire. Take care Dude. Tuo Former Italian Citizen ora cittadino del Mondo e da sempre Origa's Art fan.
MARCH (2008) from G to D
Hello Body. Oggi è Pasqua/Easter. Bello questo nostro carteggio intimo, segreto e confidenziale. Beh, oltre che essere social-creative, da tener presente che sei un artist a tutto tondo ed è la tua integrità a portarti fortuna. L'energia, sì, grande cosa, e viaggia con la ardente sensibilità. Allontanarsi geograficamente – è stato quindi – un modo morbido di riprenderti la tua vita. E hai avuto ragione. Bello che sei in piena sogno nella tua vita reale quotidiana. E le cose che produci sono veramente notevoli e importanti. Ciao cittadino del mondo.
APRIL (2008) from D to G
Ciao Graziano, ho un carteggio aperto con te che andrà avanti ad oltranza. You are now a thought, stuck in the back of my mind. Mi sono sposato al City Hall in Manhattan nel 2006 e a settembre di quest'anno ci sposiamo in chiesa. Mia moglie ci crede, nella chiesa, ed essendo di famiglia di origine Italiane/hispanic di Argentina, fai tu le conclusioni. Per me se era musulmana o jewish o buddista e voleva la cerimonia ufficiale era lo stesso, quello che conta è che stiamo bene insieme.
JUNE (2008) from D to G
Hi Buddy Graziano, proseguo carteggio. Finita la scuola del Fumetto a Roma nel 1996, approdo in questa casa d`animazione con sede a Terni dove poco tempo, dopo grazie ad Angelo Strano – altro siciliano che lavorava alla Crayons come direttore della fotografia – approda anche Dario Gulli. Lavorammo per un po' alla Crayons fin quando io decisi di partire con il progetto fumettistico Lexy nel 1998. Io mettendo i soldi e me, Dario le sue conoscenze. Per fartela breve, per un po' ha funzionato, poi non più. Me ne andai dall'Italia grazie ad un invito che Washington DC mi fece per esporre i mie lavori nel luglio 2004. Il mio rientro in Italia era previsto per Agosto 2004. Conosco gente, nuove opportunità, Canada, Guatemala, visti di entrata, permessi, attesa di Green Card, non posso uscire dagli USA.
Daniel Rossi co-director insieme a Dario Gulli, durante le riprese del film "Kairos & Kronos", Terni, 1999.
JUNE (2008) from G to D
Daniel, what a story! Aspetto il seguito.
JUNE (2008) from D to G
Dear Graziano, How's going? Sono andato a vedere "Sex and the City", The Movie, and it was so lovely. If you did not yet seen it, you should go and watch it , you'll love it. Ti andrebbe di pubblicare un libro edito da me in NY e distribuito da Amazon? Oggi è una bella giornata dopo un paio di giorni di tempeste di neve e ghiaccio, si può uscire di casa. Ci andremo a fare un giro per manhattan tutta imbiancata e illuminata per le feste dall'albero e la pista di pattinaggio al Rockfeller Center a Bryan Park ai mercatini di Union Square passando per le vetrine della Fifth Ave. che sono più che vetrine complesse scenografie. Sai mia moglie la chiama la nostra tradizionale 'Christmas Walking' che con questa fanno tre. Talk to you soon and Again. Happy Holidays.
FEBRUARY (2009) from G to D
Book? Yes. Metto insieme i ritratti di personaggi che ho fatto e te li mando. Il resto fai tu.
FEBRUARY (2009) from D to G
lo sai che vivo a poca distanza dove Kerouac ha vissuto dal 1943 al 49 e dove ha scritto il suo primo libro e si incontrava con i suoi amici. "Kerouac was a soda jerk in that store in the '40s when it was a pharmacy" says Fenton. "His parents moved down from HYPERLINK "http://www.nydailynews.com/topics/Lowell+(Massachusetts)"Lowell, Mass., looking for factory work, when he was 21 and just out of the Navy. He moved into their apartment upstairs. Jack used to drink in this bar, when it was called McNulty's, with HYPERLINK "http://www.nydailynews.com/topics/Neal+Cassady"Neal Cassady, novelist HYPERLINK "http://www.nydailynews.com/topics/William+S.+Burroughs"William Burroughs, and HYPERLINK "http://www.nydailynews.com/topics/Allen+Ginsberg"Allen Ginsberg, the beat poet who called Kerouac 'The Wizard of Ozone Park". Ciao Dude. Daniel, the King in Queens County,
FEBRUARY (2009) from G to D
Dude king, quando passi vicino alla casina di Jack fagli un gridolino…
AUGUST (2009) from D to G
Dude, talking about celebrities well, sto organizzando un evento con una mia installazione di light sculptures in un locale al Greenwich Village.
AUGUST (2009) from G to D
Hello Daniel. Ricevuto copie del libro "Faces by Origa". Bello.
1.
SICILIA (1979)
Uno dei primi episodi della mia infanzia legato al disegno che ricordo e che ha segnato un punto di svolta e crescita fu vedere in Tv un video di Charles Schulz. La sua mano ripresa nel dettaglio, disegnare il personaggio "Charlie Brown" con un pennarello nero su un foglio di carta. Avevo 7 anni.
2.
SARDINIA/ROMA (1992)
Prestavo servizio nella Marina Militare come Guardia costiera nel Porto di Olbia. Motovedetta Cp 1025. 20 anni appena diplomato perito elettronico una passione per il disegno e una vita davanti tutta da scoprire ma senza un punto da dove partire. Anzi un punto ce l'avevo, il mare della Sardegna. Una mattina di quello stesso anno la radio accesa nella camera sintonizzata su Radio Montecarlo mandava in onda una pubblicità che introduceva l'uscita del primo numero di Fumetti d'Italia pensato e realizzato da Graziano Origa e Joe Zattere. Comprai il magazine in edicola appena uscito. Fu una rivelazione. Finalmente vidi le persone dietro al modo del fumetto, il dietro le quinte, il Behind the scenes, quello che non si vede. Per me che non conoscevo a fondo le tecniche basi dell'illustrazione e del disegno mi aprì nuovi punti di vista sul processo creativo. Lo lessi e rilessi spulciando ogni dettaglio. In un trafiletto trovai la pubblicita della Scuola del Fumetto di Roma. Finito il militare mi trasferii a Roma per frequentare la scuola dal 1993 al 1996. Imparai molte cose. Gli anni successivi dal 1997 al 2002 furono anni più o meno felici, fatti di studi, di incontri, di storie d'amore, di viaggi, lanci col paracadute, scoperte che lasciano il segno per l'avvenire. Gli anni brutali furono dal 1999 al 2003 quando fui risucchiato e travolto a malomodo dal progetto Lexy. Incontro Graziano per il film Kairos & Kronos. Ad Aprile del 2003 stampo il catalogo "Mask" appena in tempo prima del fallimento Lexy e della tipografia dove stampavamo gli albi. L'anno della svolta fu il 2004 quando fui selezionato per una esposizione personale di due settimane a Washington DC. Nel frattempo avevo perso tutto causa progetto Lexy. Luglio 2004, partenza per gli Stati Uniti con un biglietto di ritorno 30 Agosto 2004, le mie 150 opere tra quadri e maschere ferme al porto ddi Washington DC spedite 45 giorni prima via mare. In tasca pochi spiccioli e tante delusioni.
Ivan Cattaneo e Graziano Origa in una scena del film Kairos & Kronos, regia di Dario Gulli & Daniel Rossi, episodio "L`orologiaio espone le sue sculture temporali", 1999.
3.
WASHINGTON DC (2004)
Atterrato a DC. La città sembra un cosa ordinata e pulita. Molte banche. Il traffico automobilistico apparentemente preciso e ordinato. Subway moderna e pulita dove è vietato mangiare. Prendo alloggio. Il giorno seguente vado con la lettera di invito nel palazzo del IADB sulla tredicesima dove la mostra avrebbe avuto sede. Dopo aver passato tre livelli di sicurezza entro e mi dirigo nell'ufficio incaricato degli eventi culturali. Mi incontro con Susan, che stranamente fece degli occhi sorpresi. Mi presento e le mostro la lettera da lei firmata. La prende. Comincia a leggere. Spalanca gli occhi. Faccio lo stesso. C'era un errore. Mi aveva invitato 15 giorni prima dell'inizio ufficiale della mostra. Si scusarono mi fecero fare un pass mensile per entrare ed uscire dal palazzo, mi diedero un ufficio con computer internet, telefono e una stanza dove depositare le opere. Quei giorni passati cosi prima della mostra furono oro per me per conoscere le persone cominciare il networking all'interno del banco per promuovere e vendere i lavori, conoscere la città e le gallerie. Rinfrescare le lingue spagnolo e Inglese che erano proprio terra terra, anzi sotto. All'opening della mostra incontro le persone giuste. Vendo qualche opera. Mi compro un 12 inch Apple portatile con cui ho gestito vita e lavoro a seguire. Mi propongono di rimanere ancora un po' offrendomi vitto e alloggio. Fu la svolta. Passo i tre mesi successivi alla mostra e della durata del mio visto temporaneo, a Washington DC. Conosco gente mi diverto organizzo altre mostre sogno vendo qualche lavoro che mi permette di comprare il biglietto per Montreal dove andare a provare ad estendere il mio visto di permanenza negli USA, senza dover tornare in Italia. Lascio tutte le opere rimaste a WDC e volo a Montreal Canada. Siamo ad Ottobre/Novembre 2004. Dalla settimana prevista, passo 20 giorni tra carte visti permessi e documenti, tra consolati interviste attese. Intanto l'inverno sta per arrivare e in Canada la temperatura scende a meno 40 gradi ed io non ero attrezzato per questo. Grazie ad un aiuto diplomatico il consolato degli Stati Uniti in Montreal mi rilascia un visto valido per un anno senza però il permesso di lavorare. Lascio Montreal pochi giorni prima dell'arrivo del grande freddo. In Novembre 2004 sono di nuovo a Washington DC. Ho un posto dove dipingere e tenere i lavori.
Daniel Rossi, "Free Thinking", ecoline, acrylic, glaze, string and shells on wood, 2004, 80 cm x 80, made in Italy, Collezione Privata, Lounge, Washington DC, locale "Il Rumbero".
4.
WASHINGTON DC/GUATEMALA (2004)
A dicembre 2004 incontro la mia attuale moglie Silvana. Pianifico mostre e viaggi per tutto il 2005. Un anno intenso, audace fortunato avventuroso. Vado a vivere per 3 mesi in Guatemala City. Qui bisognognerebbe entrare nel dettaglio delle situazioni che ho vissuto in prima persona e le testimonianze delle persone che giornalmente vivevano. Violenze abusi omicidi. La città era quanto affascinante quanto sregolatamente violenta. Oltre il limite. Mi cadde il lap top il primo giorno. Rompo lo schermo. Una tragedia, per la mia comunicazione col mondo, le mie finanze e il mio lavoro. Dipingo due murales commissionati dal Comune di Guatemala City. Allestisco una mostra all'Istituto Italiano di Cultura. Prendo le pulci. Un cane mi morde ad una gamba, attaccandomi silenziosamente alle spalle mentre camminavo per strada. Bastardo! Viaggio in giro per il paese con amaca, un machete, uno zaino invicta e 4 soldi in contanti nelle mutande. Dormo in capanne lungo I fiumi. Colori. Tradizioni. Spiritualità. Ritorno meno sano, ma salvo, a Washington DC. Nonostante il mio regolare visto di ingresso, all`aereoporto di Boston dove feci scalo, mi fermano e mi tengono per controlli nell`ufficio immigrazione per tre ore. Tra domande, attese e il mio inglese ancora poco felice, mi lasciano passare. Ho il tempo di programmare mostre in DC e NY. Vendo quadri. Mi permettono di vivere. Per un po' dimentico la merda lasciata alla spalle, ma è sempre li'.
5.
NEW YORK/BROOKLYN (2005)
Il 4 Novembre 2005 con Silvana alla guida di un furgone U-Haul, carico dei miei lavori e dei mobili della camera da letto di Silvana chiaramente, ci trasferiamo in New York. Siamo a Williamsburg, Brooklyn NY. Lei con un nuovo lavoro io con una mostra in vista, $2800 in tasca (frutto della vendita silent auction delle mie opere dove hanno partecipato tutti gli amici di Washington per il nostro trasferimento a NY), una nuova upcoming Urban Adventure. Dopo aver visto per la prima volta lo skyline di Manhattan vista dalla parte di Brooklyn dall' Hudson River di notte, dipinsi un quadro di 120cmX120cm pochi giorni prima della mostra con lo skyline di Manhattan di notte con i riflessi delle luci colorate sul fiume. A Dicembre 2005-Gennaio 2006 alla collettiva a Chelsea NY decisi di includere il nuovo quadro ed escluderne uno dei 4 da portare all'esibizione della seria NYC Electrical Paintings. L'opening andò bene. Molte persone nuovi contatti. Le due settimane della mostra passarono senza update. Alla fine della mostra, scendo a Manhattan per andare a riprendere i quadri. Sopresa all'arrivo in galleria mi dicono che un quadro era stato venduto. Il quadro era proprio l'ultimo che avevo dipinto pochi giorni prima. Se ci penso. Quando portai il dipinto in galleria, ancora odorava di vernice fresca. Tra l'altro era anche il più costoso dei quattro quadri che avevo in display prezzato a $1800. Fu una salvezza per le mie tasche e la conferma che la città mi stava dicendo: fermati qua ancora per un po'.
6.
NEW YORK/ITALIA (2006)
Il mio visto sta per scadere le condizioni di mio padre in italia peggiorano. Consulenze per rinnovo visto con permesso di lavoro. Molti soldi procedure non garantite insomma permessi limitati. un Incubo. Febbraio 2006 City Hall. Io e Silvana matrimonio lampo ma con sentimento e rito civile valido di 7 minuti alla famosa chapel 7. Da marzo a Ottobre rimango negli Usa senza la possibilità di uscire dal paese poiché sprovvisto di documenti validi per il rientro. Sono in attesa della carta verde che sarebbe giunta verso Ottobre. La Green Card arriva. Compro il biglietto aereo per tornare in Italia dopo 2 anni. Ricevo una telefonata di mio fratello dove mi informa che le condizioni di mio padre sono molto peggiorate. Anticipo la mia partenza con il primo aereo per l'Italia. Mio padre muore mentre attraverso in volo l'Oceano. Vidi una cometa dal finestrino dell'aereo quella notte, credo fosse lui. Così non feci in tempo a salutarlo per poche ore. Lo trovai nella bara a casa sua. Silvana mi raggiunse una settimana più tardi. Per fortuna si è evitata tutta la tristezza dei funerali e la sfortuna di non conoscere mio padre. Con Silvana ci prendiamo una settimana viaggiando a Sud del belpaese. Mi fece bene. Saluto mia madre e mio fratello. Torniamo a Brooklyn in Novembre 2006. Due cose in tasca, la foto di mio padre e la Green Card per rientrare negli Usa.
Pagelle Cliniche dei pazienti dell`ospedale psichiatriche in New Jersey. Una domenica abbiamo trespassing io, Silvana e un mio amico fotografo Kevin. Oltre le foto scattate dei creepy locali abbandonati con all`interno ancora le attrezzature, trovati un mazzo di fogli rosa con il punteggio dei pazienti. Queste sono alcune mie illustrazioni inspirate da quel posto abbandonato e che due anni dopo è stato abbattuto. Brooklyn NY, 2006.
7.
NEW YORK (2007-2010)
Mostra alla Public Library di Brooklyn, collettiva al Brooklyn Art Council. Sono gli anni in cui sviluppo il progetto Organic Light Sculptures. L'American Bamboo Society mi assegna il 1° premio come miglior progetto innovativo. Ad agosto 2008 ci trasferiamo a vivere con Silvana da Williamsburg Brooklyn, a Jackson Heights Queens. In settembre 2009 mi sposo con Silvana con una cerimonia “ufficiale” in Winchester Virginia. Lavoro al 3rd Ward Wood Shop facilities per artist in Brooklyn dove insegno tutt'ora classi di Light Fixtures e Contemporary Craft. Attualmente sto lavorando ad un libro illustrato cooking book with original recipes (mie), una serie di circa 10 Oil Paintings intitolata: "PetrOil Paintings" (BP Oil Spill): quasi terminati. Rinnovo del sito web dove dal 2005 tengo aggiornato un blog con video e foto il mio soggiorno negli USA. Vedrò di collegare I canali di Youtube, Flickr, Twitter e FaceBook I like page così ognuno avrà modo di tenersi aggiornato come vuole e se vuole. Aggiungerò nel sito inoltre pagine con oggetti di design realizzati e mai pubblicati di furniture in legno, oltre a nuove gallerie fotografiche. Projects elaborati in questi 5 anni e quelli degli anni a venire includendo le Light Installation. Uno spin off di Rossi Projects che ha luce propria, il progetto Organic Light Sculptures. Appena ho modo dovrei mettere mano anche all'editing di un girato di circa 10 ore dove ci sono io che intervisto (con l'aiuto di una camera woman/Pruducer di nome Nubia), I negozianti del quartiere, Brooklyn e Queens tipo macellai Italo-Americani che fanno le salsicce ancora a mano, o altri che fanno invece le mozzarelle si raccontano le loro storie fatte di immigrazione. Sono in Attesa di prendere la cittadinanza Usa per l'inizio del 2011. Voglio vivere in una città dove le aquile non si posano sulle antenne delle Tv sui tetti dei palazzi. Le stelle non si vedono sul cielo di NY perché sono tutte on the ground io ne ho trovata una che mi illumina la strada.
Graffiti esterni al palazzo dei graffiti, Queens NY, 2008.
Notorios B.I.G. hip hop singer, graffiti, NY, 2008 (photo by Daniel Rossi).
Panoramica Esterna del pian terreno del palazzo in Queens adibito ai graffiti. Si prenota lo spazio, dipingi il tuo mural in display per un tempo determinato, per poi essere ridipinto sopra dal prossimo spray painter, 2009.
Matrimonio di Daniel e Silvana, settembre 2009, Winchester, Virginia, Usa (photo by Eddie Arossi).
8.
DICEMBRE (2011) from D to G
Jericoacoara Cearà North East Brazil.
Day 92.
Dear Grazianito. La vita scorre lenta apparentemente a due gradi dall'equatore. I venti soffiano a velocità di 50 km orari. E caldo, molto caldo. L'orario migliore per fare qualsiasi cosa è dalle 5 am alle 10:30 am dopo troppo caldo. Si riprende dopo le 4 del pomeriggio fino alle 6 pm. La marea e poderosa lascia e riempie spazi di spiaggie con risacche di 400 metri dalla riva. La luna piena è cosi luminosa che traccia sentieri nelle colline e nelle dune di sabbia qui intorno. Dopo il tramonto appena scesa la notte, le stelle sono tutte sparpagliate lì, dove devo essere su nel cielo. Sono tante brillano, sono vicine sono lontane le senti. La natura è aggressiva. La lotta per sopravvivere è spietata. Un posto dove la legge del gatto mangia topo e il cane mangia gatto, vale. Le piante hanno nomi esotici quasi impossibili da ricordare. Più le annaffi più crescono e sotto gli occhi. Tutto qui ha un suo ciclo, con una velocità alla decomposizione, e alla rinascita super accellerata. Ho dipinto qualche muro qui in paese a Jeri. Silvana sta meditando, mangiamo bene sano. Il pesce è buono fresco e costa poco comprarlo lungo la spiaggia di Preà. Oggi è scattato il giorno numero 92 in Brazil. Pochi giorni prima della nostra partenza da New York il giorno 9 settembre il governo brasiliano, rompeva drasticamente con il governo italiano (per il caso rimpatrio Cesare Battisti) alcune concessioni o privilegi quali poter stare almeno 6 mesi con un visto normale di entrata di 90+90 giorni. Avendo programmato i nostri incontri qua in brasile in questo arco temporale di 6 mesi, e avendo ottenuto questa informazione solo pochi giorni dopo il nostro arrivo qui a Jericoacoara, abbiamo dovuto riarrangiare i nostri piani. All'inizio di gennaio saprò in che termini e in quale ruolo se eventualmente decidiamo di continuare l'avventura qui. Tuo D.
GENNAIO (2012) from D to G
Jericoacoara Cearà North East Brazil .
Day 137.
Caro Graziano, la luna era piena. Camminavamo lungo un sentiero scendendo giù per la collina che costeggia l'oceano. Senza flashlight solo con la luce del pianeta. Non c'è vento. La silhuotte di ieri faceva capolino la in basso. L'oceano dai riflessi al neon, vibrava. La duna più alta del colore della pelle all'imbrunire emanava il suo barlume dorato. Scenari come questi e molti altri si respirano qui a Jericoacoara. Mi sembra che Il nostro cammino – quello mio e di mia moglie Silvana – prende forma giorno dopo giorno come il divenire di questi vibranti paesaggi. Pochi giorni fa ci siamo spostati in una nuova casetta. È situata sulla Rua do Forro di Jericoacoara. È costruita tutta in legno e mattoncini e finestre in legno e vetro intorno ai 3 lati esposti che fanno angolo con un viale. Al primo piano il dormitorio e bagno, la cucina al piano di sotto con giardino. Si vive ancora all'aperto maggiormente per ora (fino all'arrivo delle piogge) per cui mangiamo in giardino dove a volte ci vengono a far visita i colibri per succhiare il polline dei fiori di hibiscus e due gatti che bivaccano qua intorno. Ci siamo presi ancora due mesi. Il tempo di far passare l'inverno negli Stati Uniti. Torneremo temporaneamente a Winchester in Virginia, per riprendere fiato e finire qualche questione personale aperta a NY. Abbiamo un idea con Silvana. Non possiamo per ora restare qui in brasile legali e programmare a lunga scadenza (non abbiamo le condizioni necessarie) secondo i governi italia brasile. Ieri era il compleanno di Silvana siamo andati in laguna paraiso scattato polaroid, fatto un giro in 'barchetta' a vela una barchetta primitiva, alla The Flintstones per intenderci… Insomma giornata passata felicemente. Ci sono state altre giornate e situazioni forti ultimamente, immobilizzato per 10 giorni con la schiena rotta nel letto, scampato ad un rottura dell`ossa facciali e perdita di un occhio, delusioni, amici fritti, qualche micosi sulla pelle, tagli sulla pelle, incontri ravvicinati con tarantole grandi come il pugno di una mano, scampo al millepiedi velenoso della sabbia, scampato ad un attacco di un cane randagio. Ma questo non mi pesa mi pesa invece il mio status da clandestino. Cosa vuol dire poi clandestino… Un essere umano non può essere illegale. Però accetto la regola per cui abbiamo deciso di uscire dal paese. Personalmente mi sto lucidando i pensieri. Ti bacio Graziano mentore saggio,
qui la vita ti divora ti massaggia ti digerisce o ti sputa. Come diceva J.Lennon se si sogna da soli è solo un sogno se si sogna in due è realtà. A volte si piange a volte si ride a crepapelle, il sogno quando si vive da' questi effetti collaterali. Siamo molliche di pane gettate nella spiaggia che si confondono con la sabbia. Dai we should not died wondering… D.
File 7624: Mind Game art and pic Daniel Rossi, Jericoacoara, brazil, 2011.
File 7519: Work in progress mind work (photo by Silvana Ritacco), Jericoacoara, Brazil.
File 7285: Peixe parceiro, photo and art by Daniel Rossi, Jericoacoara, Brazil, 2011.
File 6986: Jericoacoara beach low tide Brazil 2011 (photo by Silvana Ritacco).
BOOKS
FRIENDS
October 2006
Description
Through a creative illustrative technique, children will be introduced to basic concepts in coloring through the playful animal scenes that fill the pages of 'Friends.' Illustrations are created with specific line thicknesses that differentiate between the contour line of the main object. Children will enjoy the kindhearted images and visual style.
LIL BIRD KEEPS HIS WORD
April 2007
Description
Lil' Bird Keeps His Word is a delightful book that tells the story of a little bird's journey to discover his true identity. Along the way Lil' Bird meets other friendly animals that give him tips and teach him about respect. Go with him on his journey to find wholesome food and prove his determination.
ALKALINA
September 2008
Description
A saga that takes place in the aftermath of Global Warming. The Planet Earth is under the control of a Robot Regime. Some renegade humans have managed to survive, but the robots have enslaved most. The majority of the human population has basically been turned into waste-creating machines that produce the human excrement used to fuel batteries called Alkalina, which in turn fuel the robots themselves. Eventually, the robots need more power, which means more excrement, making their human resource into an endangered species. Will the human race become extinct?
EVERYONE WE KNOW
June 2010
Description
A year later, miles on its pages, and who knows how many people have been touched it, the original Moleskine book went back home. It’s ready now to touch your hands, fill your eyes, and get the connection with everyone we know.
EXIT 41
May 2010
Publishing Pending
100 pag. Color Hardcover
2000-2010
Description
Collection and showcase 10 years of visual art.
MASK – THE PAST PRESENT
Washington DC
August 2004-Washington DC-IADB ( Inter American Development Bank)
Solo Exhibition
Exhibition's goal is to materialize a vision full color, transparencies, lights, forms, lines, and symbols in which wood and many other materials like copper, bamboo, brass, cords, fabrics, corks, mirrors, enamels and marbles, mix up together, projects the visitor into a spiritual, magic, mysterious hypnotic atmosphere.
All pieces have been created utilizing different materials provided by daily life, trips experiences, and coming across the people feelings.
Tre maschere in Legno e Smalti dalla collezione "Masks: the Past Present", selezionata come mostra personale dall`Inter American Development Bank Cultural Event, Washington DC, Luglio 2004.
Copertine di alcuni libri realizzati da Daniel Rossi.
MURALES
August 2005 completed two large public murals commissioned by the City of Guatemala aiming at bringing the arts to impoverished zones of the city.
Title:
“Looking for a Trash Can” “Buscando un Basurero”
Cultiva la Vida
Mural Statement
Testo spagnolo:
En consideracion de que todo es mercadeo o publicidad, en la prensa, television,etc tambien el mural " Cultiva la Vida" se tiene que ver e interpretar como una publicidad.
Para la Vida, de cualquier forma, humana y no.
En el mural se representa y cuenta el Ciclo de la vida que se desarolla e repite.
En las diferentes secciones se representan el concepto de Union, Armonia, Colaboracion, Pensamiento y Accion, que se alimentan reciprocamente.
Hombre , Naturaleza, Equilibrio.
La semilla blanca que se revuelca es la misma vida que se revuelca y vive.
La semilla se transformara' en planta, crecera' y brindara' sus frutos, los frutos se transformaran en nutricion, la nutricion en mas vida.
Es un circulo vital continuo que se repite siempre.
Asi como para obtener una planta se necesita cultivar y alimentar a la semilla, igualmente se tiene que cultivar y alimentar a la vida en todas sus formas.
Solamente respectando el equilibrio entre el hombre y la naturaleza se podra' evitar el peligro que la raza humana devenga distructora de este circulo vital en el cual el hombre es el ultimo llegado...
Testo italiano:
Dato per assodato che oramai tutto e' marketing e pubblicita' da quella sui giornali a quella delle tv anche il mural "Cultiva La Vida", va visto come uno spot pubblicitario.La pubblicita' alla Vita. Qualunque essa sia, umana e non. Nello spot/mural e' raccontato un ciclo, quello della vita appunto che si ripete e si sviluppa. Nelle scene, sono rappresentati il concetto di unione,di armonia,di collaborazione, di pensiero e azione che portano ad uno sviluppo reciproco.Uomo, Natura…in equilibrio. La semilla Blanca, che rotola e' la vita stessa che rotola…. che vive. Il seme ,diverra' pianta, crescera' e portera' i suoi frutti e i frutti nutrimento il nutrimento e altra vita. E' il ciclo della vita che continua e va avanti.Sempre. E cosi' come per far nascere una pianta, va coltivato e nutrito il seme poi la pianta, allo stesso modo, va coltivata la vita in ogni sua forma. Agendo in questo modo ovvero, trovando l'equilibrio Uomo/Natura si potra' scongiurare il pericolo, che la razza umana diventi l'anello distruttivo di questo ciclo che si ripete in eterno, dove l'uomo e' solo l'ultimo arrivato.
Daniel Rossi, "Cercando un secchio per la mondezza" Acrilic on wall, Città del Guatemala, dipinto sul muro esterno del piu grande centro raccolta rifiuti del Centro America, 2005.
BAMBOO
Organic Light Sculptures Statement
The work involves rigorously combined organic form with futuristic detailing in objects and installations. The goal is to embrace light as a focal medium to achieve a spatial impact. We utilize LED light bulbs for their energy efficiency and bamboo, a natural and sustainable material. We utilize detailed woodworking techniques with knowledge in electronics to create architecturally inspired sculptures.
"Organic Light Sculptures", Kitchen Pendants + Bamboo and Leds Light, Private Collection, Park Slope, Brooklyn NY, 2008.
Dettagli scultura di luce da pavimento, Bamboo e Plexiglass, Led`s Light, Brooklyn NY, 2008.
Dettagli scultura di luce da pavimento, Bamboo e Plexiglass, Led`s Light , Collezione Privata. Brooklyn NY, 2008.
"The Rings Tower", struttura dalla linea caratteristica dei grattacieli e il risultato della combinazione di quattro pali di bamboo tagliati ad anelli, poi ricomposti uno sopra l`altro. La luce interna dei led è filtrata da una semitrasparente carta di riso. Le dimensioni possono variare dai 50 cm ai 2 metri in altezza. Progetto inserito nel catalogo dell`associazione Italiana Bamboo disegners. Brooklyn NY, 2008.
Sound, Keith Jarrett Trio, "Golden Earrings" (album "The Cure"), 1990.