67° Mostra Internazionale Cinematografica di Venezia.
1 > 11 settembre 2010. Direttore Marco Müller.
4 SETTEMBRE.
SALA GRANDE.
Today, uh, in tarda mattinata, due film italiani per Controcampo fuori e dentro concorso, BASSA MAREA di Roberto De Paolis con Giulio Stasi, Gisella Burinato, Giorgio Colangeli, Eva Milella e A WOMAN di
Giada Colagrande con Willem Dafoe, Jess Weixler, Stefania Rocca,
Michele Venitucci. Nel primo pomeriggio, omaggio di Scorsese a Kazan, A LETTER TO ELIA di Martin Scorsese and Kent Jones (Usa)
con Elia Kazan (Turchia 1909-New York 2003) e Martin Scorsese;
documento sentimentale sul regista big 'Academy Awards' che girò Un tram che si chiama desiderio di Tennessee Williams e con Marlon Brando, che fa con lui anche Viva Zapata! e Fronte del porto. Ma Kazan scopre anche James Dean, dandogli il ruolo di protagonista ne La valle dell'Eden. Seguono OVSYANKI (SILENT SOULS) di Aleksei Fedorchenko (Russia) con Igor Sergeyev, Yuriy Tsurilo, Yuliya Aug, Victor Sukhorukov; POTICHE di François Ozon
(Francia) con Catherine
Deneuve, Gérard Depardieu, Fabrice Luchini, Karin Viard, Judith
Godrèche, Jérémie Régnier; LA PASSIONE di Carlo Mazzacurati
(Italia) con Silvio Orlando, Giuseppe
Battiston, Corrado Guzzanti, Cristiana Capotondi, Stefania Sandrelli,
Kasia Smutniak e – a mezzanotte – TUNG NGAAN 3D (THE CHILD’S EYE 3D) di Oxide Pang & Danny Pang (Cina) con Rainie Yang, Elanne Kwong, Shawn Yue.
(Israele, Francia,) con Yossi
Pollak, Melanie Peres, Orna Porat, Suheil Haddad, Rami Heuberger. Per Giornate Autori, NOIR OCEAN (OCEAN
BLACK) di Marion Hänsel (Belgio, Francia, Germania) con Nicolas Robin,
Adrien Jolivet, Romain David, Nicolas Gob. Alle 21, JEAN GENTIL di Israel Cárdenas e Laura Amelia Guzman
(Repubblica Dominicana, Messico, Germania) con Jean Remy Genty e – alle
23 ma anche dopo – l'atteso omaggio di Turturro a Napoli, fuori
concorso, PASSIONE di John Turturro
(Italia) con
Massimo Ranieri, Lina Sastri, James Senese, Fausto Cigliano e molti altri cantanti. Docu-film sulle anime napoletane, pezzi urlati, strumenti rumorosi e disperati, un sabba musicale tarantolato con anche gli Avion Travel.
immagine, fotografandosi con il cellulare per poi modificare il proprio
viso, segnato da cicatrici e tatuaggi; HOUSE di Doug Aitken (Usa) con Marilyn Aitken e Robert Aitken, genitori dell’artista ripresi seduti immobili nel soggiorno della loro casa vuota; THE FUTURE WILL NOT BE CAPITALIST di Sasha Pirker (Austria), studia la relazione tra l’edificio, dall’aspetto futuristico, e la situazione contemporanea. La sala chiude con ROBINSON IN RUINS di Patrick Keiller (Gran Bretagna) con Vanessa Redgrave, che inizia così: “Quando un uomo di nome Robinson, detenuto in semilibertà,
fu rilasciato dal carcere di Edgcott, subito si mise in cerca di un
luogo in cui aggirarsi”.
Nel primo pomeriggio, mitragliata di altri Orizzonti cortissimi, ma già visti nelle prime tre giornate: COMING ATTRACTIONS di Peter Tscherkassky (Austria), THE LEOPARD di Isaac Julien (Gran
Bretagna, Italia), BETTER LIFE
di Isaac Julien (Gran Bretagna, Cina). Alle 17 e alle 19, due
retrospettive italiane antiche rovine qui patinate e disinfettate, GLI ALLEGRI MASNADIERI (1937) di Marco Elter con Assia Noris, Giorgio De
Rege, Guido De Rege, Camillo Pilotto, Mino Doro, Virgilio Riento e TEMPO MASSIMO (1934) di Mario Mattoli
(Italia) con Vittorio De Sica, Milly,
Camillo Pilotto, Amelia Chellini, Enrico Viarisio, Anna Magnani, Nerio
Bernardi.
Vega e Altair, coppia di astri condannati a vivere separati ai lati opposti della Via Lattea; una sola volta l’anno, però,
la settima sera della settima luna, possono finalmente incontrarsi nel
cielo. Luce e buio, disperazione e felicità, malattia e morte, camminando sempre verso il mare.