I Rock’n’Comics di Larry Camarda nel nuovo libro firmato Little Nemo Art Gallery di Torino
Una raccolta delle star della musica ‘mixati’ con i mitici supereroi americani
Nuovo libro firmato Little Nemo Art Gallery e che porterà in dote i “Rock’n’Comics” firmati dall’artista sanremese Larry Camarda. L’edizione a cura di Sergio Pignatone vedrà protagoniste le star della musica nel loro ‘incontro’ con i mitici supereroi americani.
LARRY CAMARDA
Mashup Rock’n’Comics
prefazione di graziano origa
Larry Camarda, cavallo di razza che corre, anzi galoppa e scavalca, since dal 1965, quando nasce a Sanremo il 9 marzo con lo zoccolo duro. Oggi – superati i 50 senza sospetti – è riconosciuto e quotato e valutato uno dei geni del colore, per le sue oramai conclamate eleganti covers, talvolta di sapore vintage, pop and soul, certamente celebrative col cuore in mano, profondamente personali pur essendo multipli. Un uomo rock in guerra contro il banale, di quinta e dietro le quinte, ironico di qualità. Come il suo adorato Magnus, Lo Sconosciuto noto ricercato dalla polizia e dai collezionisti con occhio lungo, wanted.
Le opere di Camarda hanno generato un ampio interesse sui loro meriti come arte. Lo stesso Larry ha ammesso: «Sto copiando nominalmente, ma sto davvero riaffermando la cosa copiata in altri termini. In questo modo, l’originale acquisisce una consistenza completamente diversa. Non sono pennellate spesse o sottili, sono punti e colori piatti e inflessibili linee».
Bill Griffith (classe 1944), fumettista americano conosciuto per il suo surreale “Zippy”,
una volta disse: «C’è arte alta e c’è arte bassa. E poi c’è arte alta che può prendere arte bassa, portarla in un contesto artistico alto, appropriato ed elevarlo in qualcos’altro».
Questa volta, Larry, presenta 40 opere, dedicate alle icone del rock’n’roll – morti e viventi da sempre e per sempre – a cui incatena e fonde i miti dei comics mascherati di ferro e velluto coi quali è cresciuto. Tutte le sue opere sono realizzate a mano su cartoncino 640 grammi formato 42×56 cm. I Dipinti cartacei editoriali di Larry, posson apparire o essere fraintesi come ispirazione alla psichedelia.
Copertine di vinile in cui “The Spider-Man” di spalle guarda 9 big stars, di certo decedute per violento o spietato destino: appeso alla sua ragnatela è allo stesso tempo cosciente dello loro morte ma non rassegnato nel suo pensiero di poter ancora fare qualcosa, addirittura salvarle al volo in un tentativo fantastico. E John Lennon (1940-1980), Jim Morrison (1943-1971), Elvis Presley (1935-1977) sembrano attendere una sua soluzione o risoluzione o resurrezione. E non solo: in un altro mashup “L’Uomo Ragno” tenterà davvero di salvare John Lennon nel mirino dell’incallito killer “The Punisher”. Anche una straziante copertina emotional di “Detective Comics” ci mostra in lacrime un disperato giovane e bello schizzato Robin con in mano una copia del “Gotham City Press” con prima pagina titolata Lennon Killed: il ragazzo giura che prenderà il fuori di melone che lo ha sparato alle 10:50, la maledetta sera dell’8 dicembre 1980. John e Yōko sono anche contro la guerra in Vietnam in “Plastic Ono Band” in un Marvel Classic.
“The Mighty Thor” ha una visione celestiale martellata.
Il chitarrista Jimi Hendrix (1942-1970) vive ancora – santificato nel Segno del Profondo come Martin Luther King nel 1° numero dell’esoterica afroamericana testata “Voodoo Child” in uscita questo mese nella collana “Strange Tales”.
Ritroviamo insieme i maestri dell’arte mistica “Dr. Strange” e Jim Morrison, e anche i 5 immortali roll band con testata “The Rolling Stones”. Ovvio.
Bruce Springsteen fa impazzire – col suo magnetico rock duro fatale – sia “Capitan America” che “The Falcon”.
“Superman”, con mamma e babbo Kent, guardano Elvis the Pelvis nella tv in bianco e nero negli anni Quaranta, nella loro fattoria nella contea di Hamilton (Indiana). E al Re Elvis è dedicata una testata tutta sua – e non certo a Celentano, Little Tony, Bobby Solo, Johnny Hallyday e Billy Fury – titolata “The Incredibile Elvis”, dove gli strilli urlano “L’uomo più strano di tutti i tempi: è un uomo o un mostro?”: si allude al suo superpotere di poter passare dai 60 chili ai 280 sbattendo un sol colpo di ciglio.
Durante una seduta spiritica a cui partecipano anche “Nembo Kid”, “Batman” e altri supereroi in Mashup, compaiono in ectoplasma i Pink Floyd: cover di “Justice League America”.
Il monumento “The Spirit” di Will Eisner è in coppia con i 4 ragazzi inglesi della band inglese The Who (Roger Daltrey, John Entwistle, Keith Moon e Pete Townshend) dei quali Camarda ascolta ogni mattino il loro pezzo più celebre “The Kids Are Alright” (1979).
Il criminale del brivido “Diabolik” – quando era a sole 150 lire – scintilla col suo terribile sguardo assassino nella tipica postura delle braccia conserte, imitato qui dai 4 Beatles, scarafaggi mediatici che ritroviamo anche in 2 copertine del fantascientifico e ufologico marveliano “The Fabulous Four”. David Bowie (1947-2016) sostituisce DK nella copertina del n. 1 “Il Re del Terrore”.
Prince (1958-2016) si espande esoterico in un Back in Town nel cielo stellato di Gotham; così come Lou Reed insieme a “Daredevil” che gli spiana il marciapiede selvaggio di hell’s kitchen nel n. 3 di “Rock and Comics” a sole 200 lire.
“The Amazing Spider-Man” lotta a Londra con gli Special Guests “The Clash”, gruppo inglese punk attivo dal 1976 al 1986, che fa il paio col bassista Sid Vicious che minaccioso e nondimeno vestito con giacca domenicale ha tutta l’intenzione si sparare 2 pallottole tra le costole di Spider.
Freddie Mercury e i Queen fanno paura anche ai “Fantastic Four”.
Una delle opere di Camarda più azzeccate, rimane in questa quarantina di copertine, quella delicata e dedicata a Ziggy Stardust: “B For Bowie”.
La testata “Beatmen” glorifica Lennon in tandem con Paul McCartney.
Lo scenario si apre o si chiude con “Strange Tales of the Ramones” diventa comico book tutto zombie.
Buona visione.