WILLIAM BURROUGHS

1914-1997-2007:

dieci anni fa, Naked William, sperimentava il ‘trapasso’

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"Lui mi ha svelato che la creatività nasce dai nostri sogni. Io sono a posto, dormo tanto, sogno sempre e consumo un cartone di post-it tutte le notti". (go)

GRAZIANO ORIGA: Ho incontrato Burroughs, l’ispiratore della beat generation, a Ostia Lido nel 1979, al raduno dei poeti underground. Il giorno prima ho conversato con Alberto Moravia e Laura Betti nelle loro rispettive case. L’idea di andare a Ostia è stata delle persone che mi ospitavano a Roma, il visagista belga Gil Cagné e lo scrittore sardo Biagio Arix. Con me c’era il filosofo Elio Pagliarani e il fotografo ‘della luce’ Michelangelo Giuliani (Tattilo). Ma abbiamo anche salutato il pittore Mario Schifano, il regista Giancarlo Scarchilli e il giovane critico Dario Salvatori. Visto, baciato varie volte, Dario Bellezza; che era una bellezza di poeta. L’attore Helmut Berger, lo stilista Rocco Barocco e gli altri ci hanno aspettato nella capitale. Con William c’era anche un altro poeta americano, Corso. La lezione di Burroughs, oltre quella del cut-up, risulta quella di trascrivere sempre i propri sogni, così ci si procura un’ampia quantità di materiale.
WILLIAM BURROUGHS: "I sogni non sono sul passato ma soprattutto sul futuro. Quando ho iniziato a scrivere i miei sogni ho scoperto che sarebbero accaduti più tardi".

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UP IMAGE CREDITS:
WILLIAM BURROUGHS PORTRAIT (pen&ink, 30×40, Origa, 1997, colored for Nòva 2007)
WILLIAM e GRAZIANO (photo by Joe Zattere)
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