ORNELLA MUTI

Ornella_muti_by_origaORNELLA MUTI Graziano la raggiunge in un hotel milanese dove vive, per una lunga interview (che invece si rivelerà brevissima). Vintage, old fashion, chic and trash. Meglio e peggio di Mae West. Framed from "Punk Artist" n. 3, 1979, cover art by Origa (pantone yellow+red).

ORNELLA MUTI: Scusa se non ho potuto prima l’altro giorno ero morta. E ieri sera dovevo partire per Bologna. Hello Dick (saluta un cagnone)…

GRAZIANO ORIGA: Che bel pastore tedesco…

ORNELLA MUTI: Sarebbe un levriero irlandese. Sai, è un cane che ha sofferto. Adesso vivo in un momento di cani. Me ne è morto uno quattro giorni fa…

GRAZIANO ORIGA: Un altro irlandese?

ORNELLA MUTI: No-no, un basettano. Questo irlandese nasce da una cagna pura, mentre il padre non lo era…

GRAZIANO ORIGA: Io in tutta la mia vita ho avuto solo una cockerina e gli coloravo di biondo il suo ciuffo principale, quello della frivolezza.

ORNELLA MUTI: Non dovresti dipingere i cani di giallo…

GRAZIANO ORIGA: Ti regalerei un tuo ritratto che ho fatto, ma lo ha comprato un giornalista amico di Arbore, mi sembra Fabrizio Zampa.

ORNELLA MUTI: Ora faccio un film col regista teatrale Grigori Ciukrai, da noi è poco conosciuto ma è un Premio Lenin. Hai visto il suo "La ballata del soldato?" 

GRAZIANO ORIGA: Fa piacere che fai un film russo con la tua perfetta faccia russa.